Il Boccondivino rappresenta il modello della “nuova osteria” che unisce tradizione e modernità della cucina piemontese. Nasce nel 1984 grazie alla cooperativa I Tarocchi e a Maria Pagliasso Proglio, per molti anni l’anello forte dell’osteria, insieme a Silvio Barbero, Firmino Buttignol e Gigi Piumatti. Come dire la storia di Slow Food. Fin dalla sua nascita la cucina del Boccone è stata caratterizzata da piatti della tradizione langarola. Il Boccondivino è nato e cresciuto insieme a Slow Food, con il quale condivide l’idea di un cibo buono, pulito, e giusto.
Sbucciate le patate e lessatele per circa 30/40 min. Scolatele e passatele allo schiacciapatate ancora calde insieme alla robiola. Lasciate raffreddare per 10/15 minuti e impastate con farina, uova e un pizzico di sale, l’impasto deve risultare omogeneo e soffice.
Quando l’impasto è pronto, formate dei lunghi salamini dello spessore di un dito, tagliateli a pezzetti di 2 centimetri e disponeteli su una teglia infarinata.
Lessateli in abbondante acqua salata e, a mano a mano che vengono a galla, ritirateli con la schiumarola, sgocciolateli e metteteli in padella con il sugo di asparagi.
Mescolate e amalgamate bene il tutto.
Per il sugo di asparagi:
Per prima cosa pulite gli asparagi. Lavateli e tagliate la parte finale più dura.
Togliete le punte e mettetele da parte. Tagliate i gambi a rondelle. Versate un filo di olio extravergine di oliva in una padella e aggiungete i gambi degli asparagi a rondelle. Fate cuocere per circa 6/7 minuti a fuoco medio. Successivamente unite le teste degli asparagi intere, salate e continuate la cottura per altri 3 minuti fino a far diventare tutto morbido.
Servite gli gnocchi di robiola con il sugo di asparagi e una grattata di pepe nero di Rimbas.
500 gr di patate turchesa (Arca del Gusto)
250 gr di robiola classica di Roccaverano (Presidio Slow Food)
500 gr di asparagi “Violetto d’Albenga” (Presidio Slow Food)
2 uova
150 gr di farina 00
un pizzico di sale
Un pizzico di pepe nero di Rimbas