E’ un piatto povero della tradizione contadina, un’antica ricetta tipica della Sicilia centrale.
Si tratta di una polenta di farina di semola di grano duro o timilia preparata nell’acqua nella quale sono state lessate le verdure spontanee: il finocchietto, la cicoria o le bietole (giri) selvatici e, nel nisseno, soprattutto, la “smuzzatura”, infiorescenza del broccolo siciliano sempre meno utilizzata perché sostituita dal più comune broccolo verde (“bastarduni”).
INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Sbollentare le verdure in tre litri di acqua salata.
Nella stessa pentola versare a piccole manciate la farina mescolando perché non si formino grumi.
Cuocere per circa dieci minuti per farla addensare.
Servirla ben calda con un filo d’olio e peperoncino.
Nel passato era diffusa l’abitudine di tagliare a fette la frascatula avanzata e friggerla in olio bollente.
SMUZZATURA
ORTAGGIO AUTOCTONO DELLA FAMIGLIA DEL CAVOLO-BROCCOLO, RICCO DI SOSTANZE PREZIOSE PER L’ORGANISMO: VITAMINA E, CALCIO, POTASSIO E FLAVONIDI.
NOTARE CHE IN SICILIA VIENE CHIAMATO BROCCOLO IL CAVOLFIORE.
Scuola Primaria Lombardo Radice di Caltanissetta
Classi 3^ D-E,
Referente Concetta Cigna.